- Sei tra i pochi musicisti ad aver prodotto musica‘terrena’ con una trasparente spiritualita’.A cosa attribuisci questo connubio?
Al mio modo di essere e alle mie forti radici etno-vesuviane metropolitane
- Hai girato il mondo, collaborando anche con artisti di fama internazionale. Quanto e’ importante per un artista viaggiare?
E importantissimo in quanto il mio ultimo lavoro discografico “Voci Scomposte” le “voci degli ultimi” e’ nato: viaggiando e avendo scambi culturali con persone comuni che sono il vero patrimonio umano ed avendo avuto la possibilita’ di collaborare con musicisti di diverse etnie. Addirittura nel brano ‘Bolero Romano’ cè la voce di mio padre, 83enne, che introduce il brano.
- Come nasce ‘Voci Scomposte’? Da chi o da cosa sei ispirato?
Sono stato ispirato da un’ esigenza di crescita artistica. Rappresenta per me quasi una ‘laurea’ ,come hanno detto il regista Pupi Avati ed il premio nobel Dario Fo .Il cd ha superato la barriera del Napolitan Power creando un universo contemporaneo e futurista.
- Quelle ‘Scomposte’ sono voci dei popoli che denunciano o che pregano?
Sono voci che evocano l ‘ ‘ANTIcanto’ , non il bel canto.Quelle voci del disagio, gutturali, che non vorremmo mai sentire; non ordinate, che chiedono qualcosa ma ahime’ sono ignorate.
- Cosa denunciano o cosa pregano?
Denunciano il disagio e, pregando, evocano antiche nenie.
• ‘Lumumba’1988/2011. Un omaggio al democratico Patrice
Émery Lumumba?
In parte si, ma soprattutto, il Lumumbese è un nuovo linguaggio di origine afrovesuviano
- Come nasce il Lumumbese?
Nasce da una ricerca etnologica. Sono canti che nascono come nenie e si sviluppano attraverso suoni onomatopeici; le parole si fondono con le melodie dando vita questo linguaggio: il Lumumbese. con suoni caratteristici delle zone vesuviane.
Di tutti i 13 brani di ‘Voci Scomposte’, ognuno e’ legato all’immagine di un disegnatore.
- Qual e’ per te il rapporto tra suono ed immagine?
Da bambino, a scuola, disegnavo fumetti ed immaginavo il mio futuro con la musica. Nel cd, la traccia numero 6, ‘Effetto domino’, e’ un brano associato ad un mio disegno che rappresenta perfettamente il mio concetto di suono e immagine.
- Puoi dirci i nomi dei disegnatori?
Franco Barbato , Monica Landolfi, Rachele Palladino ,Anna Zinno, Roberto Arcipreti, Peppe Zinno, Tania Manlio Sessa, Tony Cercola , Renato Rutigliano, Mariangela Levita.
Siamo nell’era di internet. Un mezzo attraverso il quale comunicare e diffondere musica risulta molto più’ facile e veloce. Quanto ritieni abbia dato la tecnologia alla musica e quanto ha tolto?
Spesso diffondere musica e scaricarla reca un danno notevole al artista che lavora 2 – 3 anni ad un progetto discografico con tanti sacrifici anche economici .Per quanto riguarda i benefici sta all’ artista dosare la tecnologia con l arte e creare il giusto mix.
- Cosa chiede Tony Cercola a se stesso prima di una sua performance?
Concentrazione, rialzamento,e mezzo bicchiere di vino rosso.
- Come si e’ evoluta l’energia interiore del ‘Percussautore’ Tony Cercola?
Inizialmente era una energia libera, col tempo si è concentrata ed e’ diventata didattica e professionale, non trascurando mai quella adrenalina pulita iniziale e tenendo fede alle mie radici vesuviane.
Ingrid Pagliarulo
Ultime notizie dal mondo dell’arte,dello spettacolo e della cultura. News, interviste, recensioni, promo e tantissimo altro.